
Remmy: mai più bambini dimenticati in auto
Claudia Porta, ci ha invitato nella sua "casa nella prateria" per parlare di Remmy.
Nelle scorse settimane, in occasione della Festa della Rete, ho avuto il piacere di conoscere Michele, uno dei due papà ideatori di Remmy, un dispositivo pensato con lo scopo di scongiurare un pericolo sempre più frequente: quello dei bambini dimenticati in auto. Come avrete letto in seguito ai numerosi casi riportati ogni anno, basta mezz’ora perché il bambino chiuso in auto vada in ipertermia e nel giro di due ore può sopraggiungere la morte.
Pur essendo sinceramente dispiaciuti quando incidenti di questo tipo si verificano, spesso pensiamo che una cosa del genere non potrebbe mai succedere a noi. Pensiamo che si tratta di persone stressate, depresse, distratte, se non addirittura di “genitori degeneri” che non mettono i loro figli al primo posto nella lista delle loro priorità.
Gli studi però ci smentiscono: non esiste, infatti, un profilo-tipo del genitore che dimentica il suo bambino in auto. Può succedere a chiunque e in qualsiasi momento, e quando lo si scopre sulla propria pelle (o meglio, su quella del proprio bambino) è purtroppo troppo tardi.
Fonte: lacasanellaprateria.com