perchè succede
“BLACKOUT”: quando il cervello va in tilt.
Fattori di stress come preoccupazioni di lavoro, problemi familiari, sovraccarico di impegni, possono interessare chiunque. Ma sapevi che possono costituire anche alcuni dei potenziali “interruttori” in grado di azionare il cosiddetto “blackout” della mente?
Si tratta di uno stato di dissociazione che spinge a dimenticare e tralasciare azioni anche di vitale importanza. Dimenticare le chiavi di casa non costituisce sicuramente un pericolo, ma quando il blackout avviene in momenti delicati, possono verificarsi errori banali che causano tragedie irrimediabili, come ad esempio, quello di dimenticare un bimbo in auto per ore.
Il cortometraggio "il sonno di Rosetta" di Giovanni Maria Quinti e Jaime Brañas (2008), è molto esplicativo in merito a come può succedere.
STRESS: IL NEMICO DELLA SICUREZZA.
Incidenti come questo possono accadere a chiunque, anche a genitori estremamente premurosi. L’amore verso i propri figli, in alcuni casi, può non bastare per evitare il blackout. Ogni adulto ne può essere vittima.
Può colpire maggiormente le persone “multitasking”, che tendono cioè a svolgere più azioni contemporaneamente: ritmi frenetici e “sovraccarichi” di impegni possono portare a carenze di attenzione crescenti fino ad arrivare a veri e propri buchi nella memoria. La causa spesso è una condizione di grande stress.
I 5 SEGNALI DA NON SOTTOVALUTARE
Ecco i cinque segnali dello stress da tenere sottocontrollo:
1) Disturbi del sonno
2) Variazioni dell’appetito: s’ingrassa o si dimagrisce
3) Perdita d’interesse e piacere per attività e passatempi
4) Difficoltà di attenzione o concentrazione o deficit di memoria
5) facilità a stancarsi
Hai qualche domanda? Vai alla sezione "l'esperto risponde"