
Da Elena a Bryce, i bimbi dimenticati
Negli Stati Uniti ogni anno 36 morti per ipertermia dopo essere stati lasciati in auto. E in Italia e Francia i casi si stanno moltiplicando.
Spiegano dal Ministero della Salute che «può accadere a tutti, anche ai genitori più amorevoli». Sbranati dalla fretta, oberati dagli appuntamenti. Ma il bimbo morto nell’auto parcheggiata sotto il sole di Piacenza non è l’unico. Negli ultimi anni i casi si sono moltiplicati.
Nel luglio del 1998 a Catania un ingegnere, 37 anni, parte da casa verso le 8 di mattina con il figlio più piccolo(ha altri due gemelli di quattro anni) legato sul seggiolino per bambini nel sedile posteriore. Lo deve lasciare all’asilo per poi andare al lavoro. Andrea, due anni, si addormenta e il padre si dimentica di lui, invece di lasciarlo a scuola tira dritto e parcheggia l’auto davanti allo stabilimento dell’azienda in cui lavora. La moglie, avvocato, verso le 14 chiama il marito che, solo a quel punto, si rende conto di ciò che ha fatto. Corre all’auto, che nel frattempo è diventata la tomba rovente di Andrea, morto ustionato e asfissiato.