
Lecco - La madre la lascia per ore in auto, muore bimba di 2 anni
LECCO - Una bambina di due anni è morta oggi per arresto cardiaco dopo essere rimasta per diverse ore sola nell'auto della madre. Secondo una prima ricostruzione fornita dai carabinieri della compagnia di Merate, la donna, S.V., un'insegnante residente a Robbiate (Lecco), è uscita di casa di prima mattina per andare a scuola a Merate (Lecco) portando con sé la bambina, che proprio oggi avrebbe festeggiato il suo secondo compleanno. Doveva lasciarla dalla baby sitter, l'ha invece dimenticata in auto. Quando se ne è resa conto la piccola respirava a fatica: portata immediatamente all'ospedale, la bimba è morta poco dopo. La madre è ora indagata con l'accusa di omicidio colposo.
L'insegnante, una donna di 39 anni, madre di altri due figli in età scolare, è uscita di casa con la più piccola per accompagnarla dalla baby sitter. Si è invece recata direttamente a scuola, il liceo Agnesi di Merate, dimenticandosi della bimba, che nel frattempo si era addormentata. Una distrazione fatale: dalle 8.30 alle 13 la piccola è rimasta chiusa nell'auto, senza essere notata da nessuno.
A dare l'allarme è stato il marito della donna che, rientrato a casa verso le 13, ha sentito i messaggi preoccupati che aveva lasciato la baby sitter in segreteria non vedendo arrivare la donna. L'uomo a sua volta ha subito telefonato alla moglie. Lei si è precipitata in strada dove aveva lasciato l'auto parcheggiata e ha trovato la bimba agonizzante. La piccola è stata subito portata all'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, ma è morta nonostante tutti i tentativi di rianimarla.
Sarà l'autopsia, fissata per domani, a stabilire cosa abbia provocato l'arresto cardiaco e se vi sia un nesso di causalità con la prolungata permanenza in auto. La donna è stata iscritta nel registro degli indagati della procura di Lecco con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Insieme al marito è stata a lungo in caserma per cercare di spiegare quel che è successo al magistrato che coordina le indagini, Luca Fuzio.
Il parroco di Robbiate, don Paolo, che conosce bene la famiglia, ha raccontato che stava passando "un periodo tribolato". La donna aveva dovuto affrontare "una paventata grave malattia diagnosticata al marito, che per fortuna poi si è rivelata curabile" ha spiegato. "Un periodo comunque molto duro, pieno di preoccupazioni, culminato in un'operazione, andata a buon, fine, proprio nelle scorse settimane". La madre della piccola è nota in paese, dove collabora alle lezioni di catechismo. Il marito è un astronomo del vicino osservatorio.
Il caso di Merate è analogo a quello avvenuto dieci anni fa in Sicilia: nel luglio del 1998, a Catania, un bimbo di due anni, Andrea D., morì soffocato dal caldo dentro l'automobile del padre. Uscito di casa alle 8.30 del mattino, il padre Salvatore, prima di recarsi al lavoro, avrebbe dovuto accompagnarlo all'asilo, perché la madre non poteva. Ma se ne dimenticò, lasciando il piccolo legato al seggiolino della Fiat Uno, con una temperatura esterna attorno ai 40 gradi, per più di cinque ore. Fu poi processato per omicidio colposo.